Il Solitario Jules Verme

Mi chiedo com’è la vita di un bruco ovvero di uno che mangia, defeca, respira, completamente immerso e passa tutto il suo tempo libero nell’ambiente che lo autoalimenta. Non ci sono vincoli legati alla socialità, regole scritte o concezioni di dualismo perché tutto è uno e uno è tutto. Credo sia come una sorta di materiale amniotico ove farsi cullare senza inglobare sapere e conoscenza fregandosene di tutto e di tutti tranne che di se stessi. Ok ti cibi e dormi sempre nello stesso luogo e dopo? Che cazzo fai dopo? Neanche un lecito rimorso di coscienza per il fatto che sei un parassita ti sfiora. In fondo sei un verme. Mi domando se queste considerazioni sorgono dal fatto che vedo decine di vermi ogni giorno o se sono il frutto di una lasciva polemica per un unico disgustoso morso dato ad una mela.

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16 commenti

  1. Stare in una porcilaia, ingrassare aspettando il periodo di Natale non è il massimo.

    Certo che noi umani siamo stronzi. Però le salsicce sono buone.

  2. Si aspergono di miele e si attorcigliano come vermi strusciandosi l’un l’altra. Se riesci a beccarli in quella situazione vengono delle esche per trote che non ti dico.

  3. Verme rimembri ancor
    quel tempo di tua fita fecale
    in cui da bocca divoravi
    e da culo spargevi…

    E ciò che usciva era:

    M.E.R.D.A.

  4. …A proposito, anche mia madre mi considerava un

    V.E.R.M.E.:

    diceva sempre che riempivo la casa di:

    M.E.R.D.A.

  5. Pensavi di esserti liberato di be, Ennino? Pensavi di potermi abbandonare cosi’, sull’altare, su una strada, su un altare in mezzo alla strada? Eh? Eh? Beh, immagino di si, visto che lo hai fatto. Cattivo.

  6. Mai accusa mi fu più falsa, infamante e amabilmente schifosa: mai fuggii da alcunché lasciando gentil pulzello sull’altare della strada maestra, mi allontanai da libero sol per accondiscendere ad una serie di tragicomiche congiunture geoterracquee. Ti porto nel cuore Xeino ma mi chiedo, tu porti nel cuore me? Mi porti o mi porchi?

  7. [Nota del Traduttore:
    la mamma di HAL riteneva che la terra in cui si muove il verme si possa considerare la sua propria casa, da cui l’epiteto amorevole
    di Lurido Verme dato al male-amato-o-dorato figliolo
    ]

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