Allegoria delle alghe

Più di una volta mi sono immerso nel mare lasciandomi cullare da questa sconfinata massa d’acqua salata. Decisamente è il mio elemento, mi ci sento come dentro un gigantesco utero dove tutto è ovattato, silenzioso e filtrato.. osservo sotto la superficie che divide cielo e acqua, aria e liquido, luce ed ombre e tutto fluttua, si muove al ritmo di un unico immenso respiro.. mi muovo anch’io insieme alle alghe che vedo sul fondo. Siamo dondolati dalla stessa mano, oscillati, ancorati, accarezzati. Mossi. Non penso a niente finché le alghe si trasformano in esseri umani.
Nella realtà vedo persone mosse da flussi molto simili: una moda è una gigantesca onda come lo sono i desideri emotivi del momento. Uomini che si comportano come "alghe". Le alghe umane confondono l’amore con la spinta delle gonadi, l’amicizia con l’interesse, l’affetto con la paura di star soli. Le alghe sopravvivono non decidono niente, s’illudono di far parte di un gruppo o di una nazione, di un "insieme". Quando muoiono muoiono come piante, si staccano e si dissolvono. I metereopatici, le mestruazioni, ti amo per sempre, le gratificazioni, le rivoluzioni, l’io. Anche quello che decidiamo di ingoiare dal pasticcere è una banalissima onda. Forse sono un inutile corallo.

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4 commenti

  1. hai ragione. altro che unmatrix e bla bla. è un’enorme bacinella di sentimenti ed emozioni che ondeggiano regolando i nostri movimenti e le nostre scelte. Compro un dissalatore.

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