La merdamela.

Quanto mi stanno sui coglioni le mele.
Che cazzo di frutta demmerda: le mele sono pastose, dolciastre e farinose. Riescono a mescolarsi alla saliva creando una poltiglia granulica dal retrogusto di fieno bagnato.
«Le mele sono sane»
«Le mele sono dietetiche»
«Le mele sono belle»
«Ciccici ciccici. LE MELE HANNO ROTTO I COGLIONI»
La sdrucciolevole buccia cerata all’inizio t’inganna con una croccantezza inusuale poi arriva il retrogusto di ferro e clorofilla senza contare la saliva più densa di melassa.
Appiccicosa.
Adesiva.
Allappanolemele.
Poi riecco a rompere il cazzo i brandelli di tegumento scisso in obrobriose pagliuzze di scorza fragrante che pretendende di essere sputazzata ovunque. Talvolta ti ritrovi pezzi di polpa sulle guance, sul collo e nel perineo.
Dio quanto odio questi fottuti pomi.
Sono anche alla base della nostra cacciata dall’Eden (dove per inciso si stava tutti nudi a scopare giorno e notte senza fare nulla). È colpa di questo frutto del cazzo.
Cotte le mele sono inqualificabilmente atroci: si afflosciano fino a decomporsi in una sorta di cacata nazista marmellatosa ambrata dal profumo di caramello e ciabatta infradito.
Danno queste repellenze ai malati in ospedale sperando che muoiano prima per liberare un posto letto solo che la gente sembra non accorgersene.
Le mele cotte propongono una efferata rapida diarrea, ci sarà un motivo del cazzo se succede.
Strudel, Crostata di mele, Apple pie, Tatin. Crumble. Merda.
Però se le centrifughi e le mescoli ad altri frutti sono sincero: fanno ribrezzo. Sembra di bere piscio di canguro. Nonostante tutto dalle mele fermentate si produce il Sidro cioè una bevanda alcolica vomitevole che solo in Normandia tollerano. Normandia > agnello crudo > e ho già detto tutto sui gusti culinari dei simpaticissimi francesi.
Le mele dunque fanno schifo al cazzo. Punto.
Quando me ne capita una a tiro non vedo l’ora di riempirla di morsi, per farla soffrire mica per altro.
Mi sento come un Biancanevo melepofago.
Un Conte Ugolino della Val di Non.
MADONNA CHE ODIO, che schifo di frutto.
Ti odio mela.