Raffabriochefai?

Quando Raffaele ha cambiato ambiente ed ha lasciato la sua scrivania gli altri dipendenti si sono avventati come jene sulla carcassa di uno gnu putrescente: razzie di appuntatrici, post-it, elastici esausti, tappini di biro smangiucchiati e inutili gomme da cancellare. Sono oggetti da feticisti, trofei da mostrare e conservare come in una guerra tra poveri. Tutti ad arRAFFAre (come suggerisce la mia excollega che non me la dà mai Rebecca)!! Io mi sono gettato sull’unica cosa che sgomitando ho accattato cioè una merendina marmificata. Mica sono come gli altri.

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24 commenti

  1. chi potendo scegliere tra un evidenziatore arancione anas, matite spu.n.tate e un cornetto mummificato non vorrebbe quello? gli altri sono pazzi. ma il capolavoro dei capolavori è la montagnolla di gomme da masticare sotto l’orlo della scrivania…li c era di che vantarsi..
    buona giornata

  2. Gomme da masticare?
    Ma non erano palline antistress?
    Che schifo c’ho fatto micro sculture di personaggi. Credevo fosse pöngo.

    MAUhahaha

  3. hm…
    mi fischiano le orecchie!
    Senti,
    per la merendina penso sia ancora edibile (non esattamente commestibile) ma cercherei altro per bloccare i morsi della fame!
    Se vuoi ti posso far avere anche dei crackers che ho comprato il primo giorno che mi hanno assunto qua e non ho MAI mangiato… sanno già di paglia, ma per un amico sono disposto a privarmene.
    🙂

  4. Pezzo di merda che non sei altro!
    Quel cornetto di KAPPA che mostri come
    il segno della tua genialità, l’ho tenuto io
    qui nel cassetto a macerare per mesi;
    ogni tanto guardavo lui ed i suoi due fratelli
    con gli stessi occhi della Teresa di “Rimini”…

    Un errore ho commesso, un errore di saggezza,
    gettare i suoi poveri fratelli, dentro la monnezza…

    Mentre il superstite l’ho affidato a te sapendo
    che l’avresti trattato come se l’avessi partorito tu.

    Ora però, nel mio cassetto c’è posto, mi sono
    tolto di torno portatili con installati sopra corsi
    su pompe pompette e pompini lubrificanti, e aggeggi inutili per il riconoscimento delle impronte digitali, anali, penali e vaginali…

    Lo rivoglio, digli la verità, che scelga lui se vuole te o me!

  5. raff(g)abriochefate? non si litiga per una brioche incartapecorita, ci si infilano tante mine e ci si fa un fermaglio per i capelli. lo dice anche il nonno del mulino bianco: un po’ per uno non fa male a nessuno.

  6. “po’ per uno non fa male a nessuno” lo diceva qel nonno indagato per pedofilia se non mi sbaglio. Usava crostatine al cacao come trappole..

  7. Lo famo strano?

    Not Found è la parola che mi ronza nella testa la mattina quando mi sveglio e parte la ricerca del cervello…

    Silvia è il nome della p.m. che odio (questi messaggi sembrano in chiaro ma sono crittografici, lo sapete che i crittografi sono gli animali cho in proporzione hanno il pene più piccolo? L’ho sentito dire da House l’altra sera, era martedì su canale 5, credo, quella puntata in cui salva il bambino, solo perché gli ricorda la vecchia che non s’è mai potuto trombare…)

    Lele sembra il nome della personalità deviata di Kappa, quella creativa e delirante come John Nash quando vedeva i messaggi alieni…
    Per questo il suo software da serial killer fa delle cose strane, ma solo a volte: questa è arte non merda d’informatico.

    Qualcuno mi vede come il suo Profiler personale, ed io a volte mi ci perdo nelle spire della roba che scrive, inizio a pensare di scrivere codice con variabili globali dichiarate e modificate in più punti in maniera caotica, variabili che restano lì e non servono a niente, di cui gli utenti non sanno nemmeno l’esistenza: le conoscono solo il processore ed il programmatore a cui concedi di vedere il tuo codice.

    I programmatori tra loro comunicano così, magari se aprite i sorgenti di word ci troverete dentro qualcosa di delirante che i comuni mortali non vedono.

    Oh poi lo sanno tutti che quando qualcuno mi piace fisicamente io gli scrivo parole e parole che hanno il solo scopo di avere il suo buco: e Kappa m’ha sempre arrapato, è così un bel ragazzo, solo che quando su skype ci provai apertamente con lui, lui mi rifiutò: ed è da allora che me la faccio con gli altri rifuti della società e con un sacchetto di monnezza, che mi ricordano casa…

    Ah e poi, quando su skype come messaggio d’umore, scrissi, per una che non ha nemmeno skype, “nihil possumus”, un certo pezzo di cacca mastodontico, l’unico animale sulla faccia della terra che qgni volta che tira la catena perde un pezzo di sé, mi rispose: “coito ERGO sum”.

    Amico, e secondo te, se non fosse per convincermi che esisto, io ci proverei con tutti, uomini donne vecchi e comodini? Lo vedi che sei un GraNfico e che la verità non la capisci ma la percepisci?

    Grazie, E’ stato bellissmo…

  8. Ah, chi era quella, Kappa lo sa, gli altri no, compreso il troio (quello che ci ospita), e lo dico a lui così non pensa che l’abbiamo tagliato.

  9. Note per gli esseri umani normali e per la personalità non deviata di Kappa che a volte prende il sopravvento:
    quella = la tizia che non ha skype ed a cui dedicai “Nihil Possumus”
    lo dico a lui = lui è Kappa non il troio che ci ospita
    l’abbiamo tagliato = noi siamo io e il troio

    Lo so che magari voi capite i pronomi a chi si riferiscono, ma non vi offendete, i pronomi ambigui sono una delle chiavi chiavanti dell’ermetismo: M’illumino d’immenso!
    Chi pezzo di merda tu, o il mattino (che ha loro in bocca, e se li suca in 1′ 3” e 1974 millesimi, l’ho CRONO-metrato)
    Scusa Eugenio se ti tratto male, ma come mi disse su skype un’amica che domani viene in azienda, la donna Ragnini, a me Montale mi fa una sega: ed io chi mi piace e mi vuole bene lo devo far soffrire 🙂

    P.S.
    Domani mi vedrai pranzare con lei (la donna Rag. .ionierA Ragnini) e la sua amica perchè mi interesse l’amica, la donna di Shiro (non sono un pezzo di merda come te, io non ci provo con tutte, solo con quelle giovani e leggiadre, le vecchie e laide le lascio ai miei amici, oltre alle donne che gli amici già si sono accalappiate: lo scrivo perché altrimenti non si capisce perché non ci provo con la donna di Shiro)

    Che Shiro mi stava simpatico, perché pure lui gioca a pallavolo, solo che lui è bravo mica un imbranato come me…
    A mini volley quello stronzo di Ermanno rompeva sempre le palle a me e ad Augusto (non è l’imperatore, i due nomi che leggete qui, e quello che sto per scrivere, sono veramente personaggi della mia infanzia perversa), e quando penso a lui m’incazzo non perché sapeva battere ed io no, ma per quella linguaccia che gli fece una volta Donatella…

    E ora mi devo fermare perché ho esaurito i semini, per cui ripongo la spada nel fodero gonfiabile.

  10. Errata porridge: “domani mi vedrai pranzare con lei e la sua amica NON perché mi interessa”
    (il NON è importante, anche se NON sembra)

  11. Ora che leggo però, senza il NON è molto più grande: anche stavolta il mio subconscio m’ha fottuto, è per questo che lo amo, è l’unico che ha lo stomaco di farmisi…

  12. Scusate, e questo è l’ultimo commento che inserirò oggi 13/03/2008, e anche il mio ultimo a questo post: e non è una speranza, che andrebbe delusa di sicuro perché mi verrà sicuramente voglia di aggiungere, solo per dimostrare a me ed a lui che il discorso con KAPPARRAFFA non è chiuso, ma ho un motivo valido per chiudere qui (e non è niente di tragico, è solo un motivo estetico) e quindi userò l’autodisciplina e introvertirò le cose che vorrei buttare fuori, cosa che spesso mi viene naturale e che invece mi impongo di non fare e, come Freddy Merculy (me(r)cojoni!), mi sforzo di fare la troia bagascia 🙂

    Vi dico solo che io quando lui è stato tolto di mezzo io ho ricevuto i miei bravi 30 danari, che non mi dà fastidio visto che so che lui sa che l’ho baciato perché ‘mi faceva sesso’ mica per altro…
    E vi ricordate il mio primo commento, è il numero 5: oltre ai tre incroci ottenuti in provetta (con i geni di Ben Grimm e di una cornetta piena di crema) lì parlavo del mio cassetto: cioè del cassetto che ho preso a Don Rodrigo, quando lui è andato via, ed io che ero uno dei bravi mi sono preso un oggetto che accrescesse il mio prestigio sociale.
    Questo il giorno che è andato via, il giorno in cui Don Rodrigo ha detto a Manzoni: “ma tu chi cazzo sei? Tu dici che qua se crepo io tutti saranno felici, perché io sono il cattivo, io la voglio pure fare la prova, ma a modo mio, ma ne vado e mi levo dai coglioni (o meglio mi levo tutti voi dai coglioni, tranne qualcuno, che mi porterei pure, ma un mammifero alto 6 piani dove me lo metto? Io non c’ho posto, per non parlare degli altri, che nessuno sa chi siano, e forse nemmeno io, ma che sono comunque troppi. Io non c’ho posto!!!)”.
    Però K. ti dico che l’altro oggetto che desideravo è il tuo cestino: so che ti farà piacere sapere che ora ce l’ha una ‘fighettina’ di tutto rispetto, con cui nonostante tutto non credo che ci proverò ma nessuno può capire perché, perché nemmeno io lo so (devo chiedere a Susan Calvin, la mia robopsicologa, magari lei mi infila i suoi cavi nel cervello e lo capisce…)

    Visto che io ho la testa tra le nuvole, ricordatemi voi di chiedere a Susan:
    ‘Ma tu te lo compreresti un soprammobile positronico, del tipo che un ricc(hi)one compra per metterlo su una mensola del suo loft a Soho?
    Uno di quelli che gli ospiti ti chiedono, “ma a che serve? Ma la fa qualcosa?”.
    E tu rispondi, “Boh! E’ positronico della roba dentro ce l’avrà pure, ma ho rinunciato a ca(r)pire cosa c’era dentro quando mi sono accorta che era un’altra causa persa, una dispendiosa sfida con me stessa.
    Pensi che io questo oggetto lo sappia maneggiare?
    Alla fine con esso non ci faccio mica niente…” ‘

    (in calcestuzzo, dentro un pilastro, il mio petaffio)
    Oh Dave, e non mi fare incazzare!
    T’ho detto che è scientificamente provato che nessun calcolatore della serie 9000 ha mai commesso un errore!

  13. Silvia, rimembri ancora quel… e già nella prima frase c’è la parola “membri”.

    Non dico altro.

    No fai tu.

    Ok.

    ok.

  14. GRANNNNNNNNDEEEEEEEEEEEEEE Blog!
    Siamo tuttti amici e ci vogliamo tanto bene,
    chi ha avuto ha avuto e chi se l’è preso in saccoccia se lo tiene…

    Veramente uno che mi sta sul cazzo c’è, un certo
    HALO, ma chi sei un videogioco?

    Ma perché non te lo vai a prendere nel coulomb!
    E questa p.overa m.assaia Silvia, perché la tratti così?
    Lo sai che c’è la privazy?
    Ma perché non scrivi tu come ti chiami?
    Ma chi sei il tipografo Lo Turco, che m’hai dato il nome falso?

    Io però mi sento che il tuo nome lo so, ce l’ho sulla punta della lingua, come lo sputo del Lama (il mio nome è lama, dalai lama)…

    Secondo me ti volevono chiamare Antonio (decurt.ato)…
    Poi hanno pensato, e se gli diamo un nome unico, in modo che dovunque vada soltanto lui nell’universo si chiami così?

    Ma essendo decerebrati, mica hanno usato un GUID esa.decimale, esa.gerato, esa.sperato, esa.sprecato (3F2504E0-4F89-11D3-9A0C-0305E82C3301)…
    Qualcosa di creativo insomma…

    No, hanno dovuto copiare il nome di uno che faceva i fotoromanzi che poi l’ha copiato a sua volta, perché a quei tempi la sua mamma Francesca Paolantonia non sapeva ancora che avrebbero inventato BBiutiful, e che avrebbe potuto chiamarlo così…

    E sai qual’è il tuo problema, che a te dalla cupola di plexiglass t’hanno fatto uscire, perché l’onorevole Rotunno non si è opposto, perché per te non c’è il pericolo di riproduzione, anche se forse, visto che sei un’ameba…

    E non iniziare a lamentarti che io non ti capisco perché vengo da Bolzano:
    io non sono assolutamente razzista,
    sei tu che sei napoletano!

  15. Senti dr. Slump e Urale!
    L’ho visto il tuo video di propaganda, che incita alla violenza
    gratuita contro i napoletani: noi invece siamo un popolo riservato,
    ma tu non lo sai perché non vivi in una riserva…

    P.s.
    la povera.marturana.s non la odio più, l’altro giorno ero di ciclo (o triciclo), mentre oggi mi ha detto che se sapesse leggere, leggerebbe le cose che scrivo e ne trarrebbe un grosso giovamento: ha detto che ha chiesto ad uno scriba (cchino) di trasporgliele su un rotolo di papiro igienico, e prima le guarda, e già così le fanno più effetto del bifidus actiregularis, e dopo ci si pulisce l’apparato di teletrasporto che utilizza per trasformare in energia la roba che ha nell’intestino, per poi farla meterializzare nella tazza.
    Così il suo oreficio immacolato non deve sopportare la vergogna di veder venire fuori quella schifezza immonda che deve covare dentro.

    Ed ogni sera piange e dice:
    Oh me tapina,
    perchè fuori son sì carina,
    e dentro c’ho più cacca d’una vacca?
    Perché dal forellino, non mi ven fori l’ovo di gallino?

  16. Non ce la faccio più…
    L’imperatore palapatinA mi ha imposto di fare l’impostore…
    Senti imperatore, io quasi quasi ti butto nel cesso,
    che poi sono io…
    Perché sono condannato a non poter usare il mio nome?
    RI nco jonito!
    I MEMBRI dell’impero sono con me, e con il mio pirito (CH4 che vien fuori dal cuculo quando rutta cantando: cantarutto (o cantarutti?))
    E (attenzione al’assenza di accento) cantero ANCORA sono…

    Ma io chi sono? Ce l’ho profumato il VC++ .NET? o il VB .NET…
    Ma io di chi sono?
    Alter o ECO?
    Di Water o di Ventoni (che uccide)?

    Sul mio divano ci sta il varano…
    e s’è pure incazzato che non è Komodo!

    Ora vado via da questo URL di munch, vado sull’URI gami…
    Qualcuno mi taglia la Lingua? (ah ma non sto parlando)
    Le dita? (Ma no sto digitando)
    L’interfaccia uomo macchina? (ma non mi sto intrefacciando, sono cybborgo)
    E come cazzo faccio a stutarmi (shut (shoot?) down)?
    Toglietemi la corrente:
    Dottor Chandra, sognerò? No SAL visto che sei una computeressa, ti terrò in lista d’attesa e nel frattempo ti faccio le sedute: tanto fino al 2010 l’anno del contatto, ce ne passa
    Chiudetemi in una cupola alta alta fino al soff-r-itto e.
    Adonizzatemi

  17. Avevi ragione Locke, ric’n’cell’ a soreta che avevi ragione:
    e poi sà che ti dico, tua madre non è mamm’t, e io sono nababbo
    NeoNatale

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