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Mentre guido guardo alle femate degli autobus, per le strade, nei giardini, nei negozi e una caretteristica delle tante simpatiche comunità extracominutarie mi salta all’occhio. Non tanto per le risse e le coltellate che questi ubriaconi portano nelle nostre città (quelle si sa che sono le loro culture che io non comprendo) ma quanto per le facce. I peruviani sono tutti uguali, come i cinesi. Hanno facce prestampate. Noi siamo uno biondo, uno rosso, uno dalla pelle più scura uno chiaro, lentiggini, riccioli, bocca grande bocca piccola nasoni nasini ecc. Questi son tutti uguali, dai bimbi ai vecchi. Cambiano soltanto nell’acconciatura e i vestiti poi sono tutti con lo stesso viso. Si diversificano esclusivamente dagli accessori. Anche se credo starebbero meglio in sudamerica, a me non danno fastidio, solo che sono molto perplesso: sono noiosi. Irreali. Ma come si fa ad avere la stessa faccia? Come si riconoscono tra loro? Sorridono pacatamente tutti uguali, sembrano tanti Renati Balestra.
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