Terroremoto

"Partecipiamo con dolore a questa sofferenza che il Signore ha voluto che in questa Settimana Santa anche loro partecipassero alle sofferenze della Sua passione."
 
 
Il santuomo Padre Livio Fanzaga, noto presbitero della setta scolopendrica clericale nonché direttore di Radio Maria a proposito del terremoto che ha colpito l’abruzzo a marzo, ha pronunciato qualche giorno fa parole talmente vergognose che dovrebbe scavare una fossa, infilarcisi dentro e farsi ricoprire a testa di fuori (come fermaporte) facendosi preferibilmente aiutare da tutti quei beoti che credono ancora nell’esistenza di un Dio divertito e onnipotente. Per costoro vi ricordo che non esiste alcun Dio, basta avere un po’ di spirito (quello vero) di osservazione per capirlo. Certo esistono cause e casi misteriosi a noi sconosciuti che regolano la realtà ma bisogna essere davvero miserabili e vuoti per ingoiare le balle che la nota organizzazione criminale della Chiesa dispensa da San Pietro. Se esistesse un Dio si vergognerebbe della Chiesa e dovrebbero vergognarsi tutti i credenti.
E a scuola c’insegnano che il Medioevo è finito? Mi fate schifo, vergognatevi.

 

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30 commenti

  1. la mia nipotina di 7 anni mi ha chiesto perchè “succedono” i terremoti. le ho spiegato che la Terra è fatta da tante zattere, come tanti libri su una scrivania, che si muovono e si scontrano e che a volte questi movimenti generano i terremoti, o le montagne, o i vulcani e tante altre cose.
    lei mi guardava come la mucca al passaggio a livello guarda il treno passare e mi fa:
    – …ma queste cose non le fa Dio? la nonna mi ha detto così…
    ho un’altro buon motivo per voler bene a mia suocera.

  2. … e mi permetto di aggiungere:
    quel che oggi non siamo in grado di spiegare, saremo in grado di spiegarlo domani, o dopodomani, ma di sicuro una spiegazione logica e razionale c’è.

  3. … come le pietre che rotolano nelle loro teste?
    come il desolati deserti dei loro argomenti?
    come i gelidi venti del loro umorismo?
    basta, non voglio parlar male della suocera, troppo facile (e inutile)!

  4. li ‘mortacci loro… ( di radio maria, non delle socere che sono sante donne e mi reggono i bambini quando voglio trombà)

  5. Dicono che stanotte verso le 3, è prevista una scossa di terremoto in Sicilia.
    Se il loro Dio vuole questo anche per me, sappiate che in fondo, ma molto in fondo vi ho voluto bene.

  6. Pensa “L.”, se sei donna un giorno sarai suocera anche tu, e il tuo splendido genero vorrà passarti sopra con uno schiacciasassi. beh, speriamo lo faccia.
    Se sei uomo, un giorno sarai suocero, e la tua splendida nuora ti piazzerà in una bella casetta fatta d’infermiere rumene e compagni di camera che puzzano di piscio perchè ancora non son passati a cambiarli. beh, speriamo lo faccia.
    Altrimenti Dio, risparmia questo/a povera “L.”, non dargli figli, risparmiagli/le il duro peso di divetare suocero/a, lascialo/a solo come un cane al mondo. beh, speriamo lo faccia.
    Quel che FACCIAMO/PENSIAMO in vita, riecheggia nell’eternità diceva un signore che passeggiava in un campo di grano..
    per tutto il resto c’è mastercard.

  7. caro V.
    mi dispiace che il mio pensiero espresso con sincerità ti abbia urtato.
    io credo che tutti (che li riconoscano o meno) abbiano dei difetti, io per prima. non sono sicuramente la nuora che mia suocera avrebbe voluto.
    ti posso dire, però, che credo nell’evoluzione, cerco sempre di circondarmi di persone che abbiano il buon cuore di farmi notare quando sbaglio, cerco di analizzare il mio comportamento di migliorarlo, per vivere rispettosamente con il mio prossimo e di sicuro non mi scaglio contro nessuno senza motivo, anzi, ho imparato a trattenermi anche quando il motivo ce lo potrei pure avere.
    non conoscendomi, se non per quel che scrivo, non lo puoi sapere ed è per questo che sorvolerò sull’augurio con il quale hai concluso il tuo intervento, il peggiore possibile, credo, neanche ti avessi sputato in faccia…

    serenamente
    L.

  8. Non capisco due cose:

    1 – perché “V.” ti scagli così contro “L.”?
    2 – perché voi siete due consonanti (“L” e “V”) ed io sono una vocale (ennegramma = “E”)?

    vel? lev? elv? vle? lve? Non ha senso.

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