Geometrie Occulte

Un giorno, a casa della mia più cara amica, fui preda di un attacco di diarrea repentina e tremolante chiesi
«Scusa F* posso usare il bagno? Sai ..pipì»
Non potevo confessarle tutto.
«Ma certo, scherzi? Anzi siccome ce ne sono due vai pure in quello mio e di mia madre, è più comodo e in ordine! Sai.. mio padre.»
«Ok, grazie. Ci metto un attimo.»
Entro ed è tutto rosa, rosa il tappeto, rosa il mobiletto, rosa la carta igenica, rosa il cotone per struccarsi. Non vedo l’ora di stuprare tanta candidezza morbidosa. Mi siedo come un ladro e con occhi lucidi da cernia partorisco a getto vaporizzante nella più assoluta vigliaccheria intervallandomi con il frastuono del martello pneumatico giù in strada (per non destare spiacevoli attenzioni). Termino il mio scempio e mi giro, controllo il prodotto come fanno tutti gli uomini e penso "Jackson Pollock è un dilettante", mi pulisco e mentre mi accingo ad afferrare la spazzola da wc entro nel panico! La spazzola non c’è!!!
Giro e rigiro sui lati come un verme all’amo e terrorizzato urlo in farsetto
«Scusaaaa? F*!! Dov’è la spazzola da wc?»
«Non c’è perché?»
«CHE SIGNIFICA "NON C’È"?????»
«Semplicemente che non c’è»
«Ma scusa come fate a non usarla?»
«Beh.. io e la mamma siamo..he he.. brave»
«Brave? MA CHE CACATE COL GONIOMETRO?»

 

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12 commenti

  1. un mio amico idiota e sottolineo idiota è solito riempire le pareti di carta prima di espellere il pesante fardello. io son solito lasciare sgommate identificative del mio passaggio, come occhi di gatto o zorro. ma poi negare, negare sempre, anche di fronte all’evidenza.

  2. Sinceramente,detto senza peli sulla lingua.
    Quando devo fare i miei bisogni,non c’entro mai direttamente il buco..suppongo sia solo un mio problema,vero!?

  3. Il punto è questo: con gli stronzi duri centrare il buco significa provocare la risalita di una colonna d’acqua sporca fino al culo, che può ragionevolmente considerarsi come una cosa fastidiosa, di cui l’inevitabile sgommata marron. Con la sciolta disordinata, invece, si rischia l’effetto “Grotta di Altamira”, in grado di trasformare l’interno del vaso fecale in una orribile scena orgiastica dell’omini preistorici. Il ripido declivio del manufatto ceramico va pertanto preparato con sfoglie di morbida carta igienica, o all’occorrenza, prelubrificato con un opportuno colpo di sciacquone preventivi che faciliti la discesa evitando la formazione di tracce compromettenti.

  4. No, no.. no! Se il bolo ceruleo di feci è il primo parto della seduta l’acqua potrebbe essere considerata ragionevolmente pulita quindi l’eventuale irrorazione di gioiosi e freschi spruzzi d’acqua provocherebbe la contrazione dello sfintere aiutando la ripreparazione ad un nuovo inedito rilascio.
    La cremosità liquida di una cena maldigerita in effetti porta seco il pericolo di uno spruzzo inopportuno (che talvolta rimbalza fin sulla tavoletta incolpevole) ma difficilmente può essere arginata con l’astuta copertura carta-igenica-da-parati. Si perché ogni pressione duodenale corrisponde ad una caduta grave di massa proporzionale alla sua repentina discesa infatti ogni ponzata crea una materia tale da trascinare nell’acqua stessa la carta protettiva. È impensabile dunque alzarsi ad ogni spruzzo per ricoprire l’imbuto di ceramica.
    Qualcuno credeva che il mio fosse il tiepidio racconto di un fatto realmente accaduto mentre in verità è un quesito filosofico d’immani proporzioni sociali testimonianza che in questo blog esiste anche un retrogusto filantropico.

  5. della serie: ” ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”… saggio heinstain.. forse si riferiva alle tue “ponzate”????!!!

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